POMIGLIANO NARDO’ De Rosa Bruno Leone Potì (53’ Zollino) Di Girolamo Marinelli Allocca De Razza (70’ Albano) Sposito Moschella Vitale Toledo Manzo Voglino (54’ Stafico) Toscano Stasi Giordano (Mazzeo) Castillo La Cava (Vuolo) Alessandrì Grillo Viggiano All. Gargiulo All. SpagnuloUn’altra sconfitta. Un’altra delusione. Non disturba ormai la consapevolezza di aver fallito l’obiettivo primario del campionato, quanto la mancanza di stimoli. Di carattere. Di voglia di lottare. Il Nardò seppur in svantaggio allo scadere del p.t., non riesce a rieqiuilibrare le sorti nel secondo. Non batte neanche un calcio d’angolo. Non crea neanche una occasione da gol , né un’azione corale degna di tal nome. Eppure davanti a Stasi viene schierato il tridente delle meraviglie mancate: Castillo, Viggiano e Alessandrì. Ignavia totale.
Il piccolo Pomigliano fa un figurone davanti a 2000 spettatori accorsi a “matare” il blasonato Toro fresco di retocessione dalla C2. Le piccole soddisfazioni del calcio di provincia. I campani segnano con una bella azione. Cross di Manzo e colpo di testa in tuffo di La Cava. Il Nardò non reagisce e la gara praticamente finisce qui.
Spagnulo non sa spiegarsi le ragioni della sconfitta. Gliele spieghiamo noi. Troppi giocatori vengono a Nardò a riscuotere lo stipendio e a fare turismo (bella Gallipoli, vero?) Manca la voglia di sacrificarsi. Di dare il buon esempio in campo e fuori. Manca l’attaccamento alla maglia, il rispetto per i tifosi (a cui non è consentito neanche contestare). Manca l’entusiasmo e la voglia di riportare Nardò calcistica fra i protagonisti.
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