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VICHY E GLI ZINGARI

 
Gilles Romano, della "Fraternità Nomade" ci ha inviato una lettera sull'atteggiamento di Vichy verso la Comunità Zingara di Francia. Noi lo ringraziamo e ne pubblichiamo gli estratti seguenti.

Nel nostro quotidiano del primo ottobre 1997, abbiamo avuto il piacere di apprendere che la Chiesa di Francia ha chiesto perdono per il suo atteggiamento verso la Comunità Ebraica durante la guerra. Abbiamo apprezzato questo gesto nei confronti della Comunità ebraica che ha tanto sofferto persecuzioni e razzismo attraverso i secoli. Tuttavia, noi attiriamo la vostra attenzione sul fatto che gli Ebrei non sono state le sole vittime dei nazisti e del regime di Vichy. Nell'indifferenza di tutti ci fu la deportazione degli zingari. Nessuno ha alzato la voce per denunciare il genocidio zingaro, c’è da pensare che lo sterminio degli zingari conveniva a molta gente. Gli zingari non erano considerati da tutte le popolazioni civilizzate e democratiche come dei sottouomini, dei nemici del genere umano, dei ladri? (...) Le prime vittime della legge di Vichy del 6 settembre 1940 sono gli zingari. Un fatto che tutti ignorano o fingono di ignorare (noi pensiamo alla seconda ipotesi). Trecentoventi zingari di cui ottantatré bambini della regione di Bordeaux sono stati internati nel campo di Merignac, sotto la direzione di P.Merville, capo divisione alla Prefettura. Il 1 dicembre gli zingari saranno trasferiti a Poitiers, poiché devono far posto a 150 eletti e militanti sindacalisti e comunisti arrestati nel novembre 1940 e ammassati provvisoriamente al 21 del Quai de Bacalan. Peggio ancora, il presidente della terza Repubblica, Albert Lebrun, approfittando dello stato di guerra, decide per decreto, firmato nell'aprile del 1940, di mettere gli zingari sotto sorveglianza della polizia. Quando i tedeschi invasero la Francia, il lavoro era già stato fatto, Vichy non ebbe alcuna difficoltà per la "raccolta" degli zingari. Ecco, e da molti anni che noi ci poniamo delle domande. Perché i media non parlano ami degli zingari? Perché gli zingari non sono mai associati agli Ebrei quando si fa la storia della persecuzione nazista? Perché questa vera persecuzione nel silenzio? A chi giova questo silenzio? Perché i funzionari ufficiali minimizzano il numero delle vittime zingare? Ciò e fatto volontariamente o per ragioni di Stato? E' vero che a livello economico gli zingari non rappresentano niente.

Quando i francesi prenderanno le difese di questi senza voce quali sono gli zingari? Chi avrà il coraggio di superare i pregiudizi? Parliamo anche dell'indennizzo degli zingari vittime dei nazisti: la vertenza non è chiara ma sospesa .. da 40 anni. A parte alcuni internati del campo Montruil-Bellay indennizzati grazie all'intervento di Padre Fleury, gli zingari non hanno percepito nulla della manna dei 40 miliardi ricevuti dal ministero dei vecchi combattenti (somma favolosa da distribuire a tutti gli internati, i deportati e le loro famiglie: questo denaro è stato versato dal governo tedesco).

Alcuni ambienti hanno invocato come scusante il fatto che gli zingari non abbiano reclamato quanto loro spettava... Tuttavia le prefetture avevano i nomi degli zingari internati nei campi di Francia. Padre Fleury, elemosiniere del campo di Montreuil-Bellay nel 1944, ha sfogliato il registro per alcuni giorni e ha ricopiato il nome degli zingari. Alcuni hanno preso i soldi, altri no. Dov’è bloccata l'enorme massa rimanente? Chi dispone delle firme per attingervi? Domande poste molte volte e rimaste senza risposta. Negli anni '60, Monsignor Etchgaray, arcivescovo di Marsiglia, era "vescovo dei gitani". Cioè egli presiedeva la Pastorale degli zingari di Francia, l'elemosiniere nazionale dei nomadi. Egli non ignorava il silenzio a proposito degli zingari. Chi scrive ha assistito a delle conferenze e a delle riunioni che provano che il cardinale ne era al corrente. Lo era poiché Padre Fleury, fondatore dell'elemosiniere degli zingari nel 1946, e morto nel 1981, ha lottato fino alla fine, per rompere la cospirazione del silenzio. C’è da rammaricarsi che il cardinale non faccia parola del genocidio degli zingari, ci sarebbe senza dubbio troppi perdoni da chiedere. D'altra parte l'insegnamento cattolico non fu spesso cristiano, esso professo' nel corso dei secoli un clima antiebraico, e anche antizingaro. Dal loro arrivo in Europa, essi sono perseguitati, considerati come eretici, maghi, stregoni e ladroni di campagna. Essi furono gli ultimi schiavi del Vaticano e di paesi cristiani come la Moldavia, la Valacchia ecc... furono liberati in Romania solo nel 1850. Ci dispiace che non esista buona volontà per difendere onestamente, con coraggio una causa senza interessi, senza soldi di mezzo. Ci dispiace, ci dispiace, ci dispiace ...

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