Quando
un cugino di sua moglie, l'ambasciatore Carlos José Pinheiros,
cominciò a fargli visita, il Dr. Rafael Nunziato sentí che la
sicurezza della sua casa era minacciata. Di fronte a quell'uomo magro, alto,
dai modi melliflui, sentiva una strana oppressione sul petto, come se
stesse prevedendo un finale in cui veniva distrutta la felicità che lui
aveva laboriosamente costruito. Sua moglie, invece, non sembrava
percepire qualcosa, e riceveva il cugino con allegria, elargendogli lauti
pranzi. Quando lui si dimostrò scontento, la moglie rispose
molto offesa:
- Via, Rafael, tu sai che non possiamo evitare di
ricevere il Carlos... è un onore per noi... non tutte le famiglie
possono ricevere un ambasciatore.
- Un caccia rancio...
- Oh! Rafael, dove sono le tue buopne maniere?
Era già saturo e stanco delle buone maniere. Quando
tornava dal lavoro, esausto, desideroso di togliersi i vestiti e
mettersi in libertà indossando un robe-de-chambre, appariva il cugino Carlos, e
lui doveva vestire lo scomodo "dinner - jacket" e fare salamelecchi
a tavola per mangiare l'arrosto. Cominciò ad odiare
"l'ambasciatore Carlos" - come abitualmernte lo chiamava - il
giorno in cui, disastrosamente, la sua forchetta scivolò lanciando
lontano il pezzo di carne.
L'ambasciatore lo fissò con occhi pieni di orrore, e
gli porse compuntamente il tovagliolo. Dopo cena, il Dr.
Rafael si avvicinò alla moglie in cucina:
- Se ritorna qui, giuro che afferro l'arrosto,
arranco la carne con i denti e gli tiro l'osso in faccia.
Ma il giorno dopo, quando l'ambasciatore apparve, fu obbligato a
tagliare la gallina in modo corretto ed ascoltare le sue arringhe su
questioni politiche.
Il Dr. Rafael non riusciva a capire perchè il cugino di sua moglie
insisteva in visitarlo quasi diariamente.
|
Soltanto dopo qualche tempo, si accorse che Carlos si era innamorato
della cugina;
sua moglie. Quando arrivò a questa conclusione, non ne fu scioccato -
appena passò ad odiarlo un poco più del solito.
Intanto successe un fatto insperato. L'ambasciatore Carlos José
Pinheiros morì di apoplessia, nel bel mezzo di una importante
conferenza. La moglie del Dr. Rafael, cominciò a piangere quando
apprese la notizia, e lui rimase sorpreso quando seppe che era stato
scelto per fare l'autopsia. L'Ambasciata e l'ospedale desideravano
che lui scoprisse la natura del colpo apoplettico.
Fu con un misto di nausea e di rabbia che entrò nella
sala di operazione, tracciò violentemente due tagli nella testa del
morto, raccolse il sangue nella bacinella, passò il forcip per
l'apertura e fece saltare il cervello che avvolse in un panno plastico
per portarselo a casa più tardi. Pensava di analizzarlo durante la
notte, onde liberarsi il più presto possibile da quel compito
rivoltante.
Durante il percorso soppesò il cervello immaginando i
pensieri che vi erano passati. Era capace di giurare che quella massa
inerte aveva pensato soltanto cose inutili.
Nel portone incontrò la domestica che lo stava aspettando con ansia.
Lo stavano chiamando d'urgenza all'ospedale - avevano bisogno di dottori
per le vittime di uno spaventoso disastro che era accaduto. Il Dr. Rafael
chiese notizie della moglie:
- Non smette di piangere - fu la risposta - la poverina è triste a
causa della morte del "basciador".
Consegnò il cervello alla domestica:
- Lo metta da qualche parte. - e dopo aver riflettuto - Dica a Belinda
che non mi aspetti per cena!
|
Passò la notte prendendosi cura dei feriti e tornó a casa quasi all'alba.
Andò subito a dormire e si svegliò, quando il giorno era già alto,
sentendosi perfettamente riposato. La lunga notte di lavoro gli aveva
stimolato l'appetito: sentì una fame da lupo. Quando scese, la tavola
era pronta e sua moglie vi era già seduta. Non notò che la moglie
aveva il viso rosso e gli occhi gonfi.
Lui, in quel momento, aveva occhi solo per i piatti saporiti al centro della
tavola: pesce, pasta, uova, insalata, riso e crochette. Diede una occhiata
di approvazione e di riconoscenza alla domestica che stava sulla porta della
cucina. Maria era stata un valido acquisto. La scoprì nella cucina dell'ospedale.
Le offrì il doppio per lavorare nella sua casa. Quei piatti saporiti confermavano
che aveva fatto un buon acquisto. Si servì di riso, lo elogiò, e sua moglie
provò alcune cucchiaiate. Poi bevve un goccio di vino e attaccò la pasta asciutta
ed il pesce. Quando arrivò alle crochette spalancò gli occhi:
- Belinda, queste crochette sono deliziose - semplicemente
deliziose!
- Per te tutto il cibo è una delizia....
- Queste sono speciali! - provale. Sua moglie ne mangiò alcune. Ebbe un
movimento di ammirazione. Accennò alla domestica:
- Maria, ma con che cosa le hai condite?
- Infuso di cipolline fresche, signora. Danno il
profumo. Poi le ho messe in forno a fuoco lento.
- Il Dr. Rafael accennò con la testa, approvando.
Terminò il bicchiere di vino e andò a digerire nella veranda. Prese la
rivista "Chirurgia" e si immerse nella lettura. Stava leggendo
da una mezz'ora quando vide l'articolo intitolato "Autopsia", e
si ricordò del cervello e dell'analisi che doveva fare. Corse in cucina
e chiamò la domestica:
- Dove ha messo il pacco? - Pacco?
- Il cervello, donna!
- Ah! Il cervello. L'ho misturato con miglio verde, l'ho condito ed ho
fatto le crochette.
|